In passato Sky e le principali compagnie telefoniche (Vodafone, Tim, Fastweb e WindTre) hanno utilizzato un ciclo di fatturazione a ventotto giorni anziché mensile o bimestrale, con conseguente aggravio delle condizioni economiche dei loro clienti.
L’AGCM nel 2017 ha rilevato l’illegittimità di tale modalità di fatturazione stabilendo che i suddetti operatori dovranno rimborsare agli utenti quanto versato in eccesso.
È stato accertato che tale pratica è stata posta in essere quantomeno dal 23/6/2017 al 5/4/2018; tuttavia, in presenza di tutte le fatture emesse prima di tale data, sarà possibile ottenere un risarcimento anche per le mensilità antecedenti il lasso temporale sopra indicato.